Dopo la conferenza stampa di lunedì 29, durante la quale è emersa la storia dei facilitatori ambientali, la vicenda non ha ancora smesso di interessare. Le dichiarazioni dell’amministratore della Murgia Servizi Ecologici Angelo
Guglielmo, rilasciate a Murgiambiente a margine dell'incontro pubblico con la cittadinanza di lunedì 29, le diverse testimonianze raccolte di rappresentanti di associazioni e le dichiarazioni
dell’assessore all’Ambiente Carmelo Briano raccolte stamane, incastrate tra loro, come in un puzzle, possono aiutare a chiarire la vicenda.
In mattinata l’assessore Briano ha precisato, in un colloquio vis à vis, che «le 500 euro sono al mese»
e dunque i facilitatori percepiranno a lavoro ultimato (previsti 60 giorni a
partire da oggi) 1.000 euro, che moltiplicati per 20 facilitatori fa 20.000
euro totali, al netto di nessun contributo previdenziale, in quanto il pagamento è inteso come rimborso ai soci delle (poche) associazioni selezionate.
Alla luce di questa nuova, è giusto ammettere che sino a stamattina davamo
per assodato che il compenso totale per 60 giorni di lavoro fosse di 500 euro. Quindi stante alle parole dell'assessore all'Ambiente Carmelo Briano, che prendiamo per buone, ci
siamo evidentemente sbagliati e ce ne scusiamo con i lettori e con i diretti interessati. Intanto, però, al momento non è stato possibile appurare questo aspetto presso il gestore del servizio, cioè l'Ati Tra.de.co-Murgia Servizi Ecologici.
Ma per per
avere un ulteriore conferma abbiamo contattato telefonicamente la
società incaricata dall’Ati Tra.de.co-Murgia Servizi Ecologici di curare la
comunicazione e al direttore generale della Achabmed Srl Massimo Santucci abbiamo chiesto quale fosse il ruolo della
società. Il direttore generale ha affermato che «il
nostro compito è quello di informare i
cittadini e di dare applicazione al piano di comunicazione che è stato condiviso
con il Comune; per quanto riguarda il compenso, ovviamente, non siamo noi che ci
occupiamo del pagamento delle persone e quindi del compenso stabilito».
Quindi, in
definitiva, chi paga i facilitatori? «Per
quanto riguarda gli aspetti economici – ha concluso Massimo Santucci – (l’interessato, ndr) è l’Ati Tra.de.co-Murgia
Servizi Ecologici».
02.05.2013
Vito
Stano
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