Foresta Mercadante-Parco Nazionale Alta Murgia Foto Archivio Vito Stano © 2012 |
In effetti il presidente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia Cesare Veronico non attese tempi biblici e pubblicata la notizia «Servitù militari e turismo: le contraddizioni del Parco dell'Alta Murgia» su questo sito si affrettò a precisare, senza smentire alcunché, la posizione dell'ente in merito alla questione controversa dell'esercitazioni militari nel territorio del Parco. Evidentemente il presidente Veronico non scherzava quando scriveva nella nota di replica all'articolo citato che affinché il Parco venga percepito e vissuto come luogo di pacifica convivenza «chiederò immediatamente un incontro a tutti i parlamentari, in particolare a quelli dell’Alta Murgia, perché si attivino per modificare il quadro normativo ed impedire le operazioni militari nelle aree protette». Ebbene l'incontro tra il presidente Veronico e i parlamentari ancora non s'è realizzato, ma perlomeno una nota è stata diramata dell'ente Parco, con la quale senatori e deputati sono invitati «a una riflessione sull'esigenza di 'fare sistema' in un incontro programmatico per individuare, insieme a voi, iniziative a sostegno dell’Alta Murgia».
Il presidente si rivolge agli onorevoli tutti, proponendo una discussione sulla «situazione quantomeno contraddittoria che il Parco
vive con le esercitazioni militari che si svolgono da decenni in aree adibite a
poligoni. Tale
attività, frutto di accordi indipendenti dalla nostra volontà stabiliti in sede
di Comitato misto paritetico tra le autorità militari e la Regione Puglia,
limita fortemente la crescita di un territorio che si sta avviando al turismo sostenibile e rappresenta uno dei maggiori scrigni di biodiversità in Europa in
un contesto di forte e sana ruralità».
La consapevolezza del presidente Veronico è evidente e lo precisa affermando che «sono
ben conscio che, finché esiste un esercito sussiste l'esigenza di avere spazi
per le esercitazioni militari, ma sono dell'avviso che esse vadano svolte fuori
dalle aree protette nelle quali si produce il 3,2% della ricchezza italiana
(dati Unioncamere 2011)». Ma le iniziative intraprese dalla costituzione dell'ente Parco e la faticosa perimetrazione delle aree protette non può che condurre alla riflessione comune, alla quale Veronico invita i neo onorevoli per «tracciare insieme le linee guida di un
percorso condiviso a beneficio di una comunità che, senza distinzione di
appartenenza politica, vi sarà grata per un impegno a favore di un territorio
di straordinaria bellezza».
11.04.2013
Vito Stano
Vito Stano
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