martedì 31 luglio 2012

Le poltrone abbandonate dalla politica

Cassonetti tra via Acquaviva e via S.Gaetano (luglio 2012)
Foto Archivio Vito Stano 
C'é chi va e c'é chi viene. Le città di mare hanno i porti, le città di terra hanno le aule consiliari. Stasera, mentre nella tanto declamata Pinacoteca civica sarà inaugurata la mostra del maestro Carlo Fusca, presso la massima assise cittadina sarà celebrato il consiglio comunale. La prima comunicazione del presidente del Consiglio comunale Ignazio Zullo segnalava un solo punto all'ordine del giorno, relativo alla definitiva approvazione degli espropri per consentire il prosieguo del progetto di rifacimento delle lame (progetto scritto e finanziato già nell'era Gentile - Santorsola). La seconda comunicazione invece ha dato atto delle avvenute dimissioni del consigliere (assessore all'Ambiente e ai Servizi cimiteriali licenziato ai primi di luglio) Lello Liuzzi, vittima sacrificale del rimpasto di deleghe voluto dalla sindaco Maria Pia Di Medio. Dunque con un'eufemismo potremmo dire che l'ex assessore alla "monnezza" Liuzzi è scivolato su una buccia di banana, la stessa che durante i tre anni di mandato non è stato in grado di far pulire. 
Cassonetto della frazione umida abbandonato nel
terreno adiacente la postazione indicata tra via
Acquaviva e via S.Gaetano (luglio 2012) - Foto Archivio Vito Stano 
Una cosa è certa Liuzzi non ha certo brillato, e i motivi del non impegno addebitali a qualsivoglia causa non interessano e ne devono riguardare il bene collettivo, poiché di candidarsi non lo ha prescritto mica il medico, ma evidentemente una volontà (poi scomparsa o perlomeno assopita) di operare nel giusto per il bene della città. La scelta di Lello Liuzzi di dimettersi da consigliere comunale  però può essere accolta come un segnale di rottura e di protesta indirizzata alla sindaco, la quale ha scelto di toglierli le deleghe per assegnarle al fidato consigliere "delegato" Carmelo Briano. I malpensanti ci vedono una bilancia in perfetto equilibrio: via Lello Liuzzi afferente all'area del presidente Ignazio Zullo per Carmelo Briano vicino alla sindaco Maria Pia  Di Medio; e poi dentro (la giunta) il consigliere capogruppo Pasquale Di Canosa "zulliano" di ferro con deleghe rosicate qua e la, in particolare la delega agli "Spettacoli e alle Sagre" sfilata al portafogli dell'assessore alla Cultura, Turismo, Sport e Gioventù Pierpaola Sapienza (vicina alla sindaco). Ebbene il rimescolamento delle deleghe ha anche dato la possibilità di far emergere vecchi e nuovi dissapori fra i componenti della stessa maggioranza, tanto da far immaginare qualche defezione nel prossimo futuro. In tanto però che l'attenzione degli attori amministrativo-politici è tutta rivolta alle poltrone, la situazione deprecabile e maleodorante della monnezza è più presente che mai. Tra rifiuti comuni e differenziati malamente "appoggiati" fuori dai cassonetti stracolmi e rifiuti pericolosi (vedi comignoli e onduline di eternit) sparsi in campagna quanto nel centro urbano, la cittadina maternamente protetta dalle Murge non vede la fuoriuscita dal tunnel, lo stesso che Michele Salvemini, in arte Caparezza, raccontava in una sua canzone di qualche anno fa. Soltanto che il rapper molfettese cantava "siamo fuori dal tunnel del divertimento", da noi nella Murgia alta spaccata dal sole e laccata dal vento caldo nordafricano per divertirsi è rimasto soltanto l'appuntamento topico per rilevanza pubblica: il consiglio comunale.

31.07.2012
Vito Stano  





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